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Ercole Corsaro (Catania 24 ottobre 1911 - 15 maggio 1932) |
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A neppure un anno di distanza dal suo ritorno a Catania dagli Stati Uniti, nel maggio del 1932, Ercole Corsaro rimase vittima di un incidente di moto.
"Per la follia di un conducente di un focoso cavallo, - scriveva Vittorio Emanuele Brusca - la sua motocicletta non trovava la strada libera e cozzava, in un urto fatale".
Lasciò inedito il manoscritto al quale aveva lavorato dopo il suo rientro in patria, uno studio sul metodo di Bernarr Macfadden, da lui praticato durante i sei mesi del viaggio americano.
Per volontà dei familiari, la revisione finale del manoscritto fu affidata allo studioso Antonio Petino che ne curò la stampa: Ercole Corsaro, Bernarr Macfadden e il suo metodo di cultura fisica, a cura di Antonio Petino, Catania, Studio editoriale moderno, 1934. |
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| Copertina del libro pubblicato postumo a cura di A. Petino | ||
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Si era diplomato ragioniere a 17 anni e nel 1929 si era trasferito a Roma per frequentare l'Accademia di Educazione Fisica. Nella sua breve vicenda terrena ebbe il tempo di conseguire il titolo di professore di educazione fisica.
Nella scheda redatta dai tecnici di Bernarr Macfadden si legge che il suo sport preferito era la corsa e che eccelleva in modo particolare nelle lunghe distanze. |
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Ritratto giovanile inserito nel volume |
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| Dal volume "Italian phisical culture demonstration", New York, 1932 | ||
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Per una informazione generale sulla vicenda si legga |
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| inserito 01 marzo 2009 |
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